"Prima di entrare nella sua cabina, sostò un momento alla porta di Gladis. Non osò disturbare il sonno della ragazza e, data l’ora tarda, decise di andare a dormire. Vi riuscì solo quando la rossa luce dell’aurora sfiorava i bordi dell’oblò. Il pensiero di Ingvor lo tormentava...".
Fletcher Weston non potrebbe essere una persona più diversa dall’amico Phil Joyner: se, da un lato, lui è un commediografo che ha rinunciato a ogni ambizione per rifugiarsi in campagna con l’amata moglie Mildred, Phil, al contrario, continua a perseguire il sogno di diventare capitano di una nave. Così, quando l’amico di una vita gli propone di accompagnarlo in un avventuroso viaggio alla volta di Hong Kong, Fletcher è un po’ titubante. Abbandonare Mildred, le sicurezze dell’Australia, per imbarcarsi su una misteriosa nave che batte bandiera svedese, comandata da un villoso vichingo e perdipiù gelosissimo dell’attraente moglie Ingvor? Beh, chissà , è probabile che ci sia da divertirsi!
Francesco Cannarozzo, meglio noto come Franco Enna (1921-1990), è stato uno dei maggiori scrittori di fantascienza italiani, nonché un celebrato anticipatore del giallo contemporaneo. Nato a Castrogiovanni, trascorre la giovinezza a Enna – città in cui farà anche la conoscenza di Andrea Camilleri – per poi trasferirsi a Milano in cerca di fortuna. Impiegato come direttore dell’ufficio stampa dei periodici Mondadori, dal 1955 inizia a pubblicare i primi romanzi di fantascienza per la collana Urania. Essendo uno degli unici scrittori italiani attivi nel genere, diventa ben presto un punto di riferimento per tutti gli appassionati nostrani. L’invenzione del fortunato personaggio del commissario Sartori, poi, lo renderà anche un affermato giallista. Fra i suoi romanzi più noti si possono citare l’esordio "L’inferno confina con Dio" (1952), "Preludio alla tomba" (1955), "Panico al Polo" (1958) e "La bambola di gomma" (1971).