Sicilia, anni Sessanta. Tresa è una bambina di undici anni a cui la famiglia sembra non riconoscere unâidentitĂ autonoma rispetto al gemello Gero. Al momento della partenza del padre, che si trasferisce allâestero in cerca di lavoro, i due fratelli vengono affidati a una zia materna. Ed è qui, sotto lâala protettiva di una donna fiera e misteriosa, che Tresa inizia finalmente a scoprire la propria intima natura. Non solo quella di persona, ma anche, e soprattutto, quella di donna. Alle soglie dellâadolescenza, ormai, Tresa deve trovare la forza â e lo spazio â per crescere, cambiare ed emanciparsi dallo spietato epiteto con cui è identificata dalla societĂ . "Masculina", infatti, è un'espressione che fa riferimento allâacciuga: un pesce sgraziato, brutto, adatto piĂš che altro a nutrire i poveri. Lâemblema stesso di una singolaritĂ femminile che, nellâoppressione di una comunitĂ che non la riconosce, non riesce a trovare la propria voce.
Lorena Spampinato (1990) nasce a Catania. Dopo aver esordito â a soli diciotto anni â con "La prima volta che ti ho rivisto" (Fanucci Editore, 2008), si trasferisce a Roma, dove vive e lavora tuttora, dividendosi fra editing, ufficio stampa e giornalismo. Oltre a "Il silenzio dellâacciuga" (2020), negli ultimi anni ha firmato altri due romanzi: "Quellâattimo chiamato felicitĂ " (2009) e "Lâaltro lato dei sogni" (2011).