Il commissario Mario Botteghi ha un passato oscuro e burrascoso. Per questo, quando si risveglia sdraiato sull’asfalto, con la pistola ancora fumante e un cadavere di lì a pochi passi, capisce subito che qualcuno sta cercando di incastrarlo. Nell’attesa di trovare una strategia da attuare, conviene nascondersi per le strade addormentate di Livorno, ricalibrare le forze e fare mente locale. Forse andare a impelagarsi nella politica corrotta della sua città , nella storia indigesta di un losco traffico di clandestini, non è stata una grande idea. Magari aveva ragione il suo vecchio collaboratore Cecchi, ex poliziotto e ora investigatore privato: sì, magari Botteghi doveva solo starsene al proprio posto... Con lo stile incalzante che lo ha consacrato, Collaveri ci trascina con sé nei meandri industriali del porto di Livorno, fra storie che sarebbe meglio non raccontare e racconti che farebbero meglio a non passare alla storia...
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