Euripide visse in un periodo di profondi mutamenti politici e culturali, e questi eventi influenzarono profondamente la sua opera, rendendolo un acuto osservatore delle dinamiche sociali e umane. Noto per un approccio innovativo alla tragedia, Euripide si distingue per la profonda analisi psicologica dei personaggi e una maggiore attenzione alle emozioni e ai conflitti interiori. Sono spesso le figure femminili - di volta in volta complesse, fragili, forti - a prendere la scena nelle sue opere. Ecuba, Medea, Elena, tutte queste donne, a volte vittime a volte carnefici, danno voce ad esperienze che sfidano le convenzioni patriarcali del tempo. L'importanza di Euripide nel panorama della tragedia greca classica risiede nella sua capacità di sfidare le norme tradizionali e di introdurre elementi di innovazione stilistica e tematica. La sua abilità di intrecciare il mito con l'attualità e di porre domande sul destino, il libero arbitrio e la natura divina, lo ha reso un precursore della tragedia moderna, facendo sì che la sua influenza si estendesse ben oltre il periodo classico.
Questa antologia raccoglie tutte le diciotto opere giunte intere sino a noi, più il Reso, recentemente considerato un dramma spurio. Nel volume: Supplici, Ippolito, Eracle, Baccanti, Ecuba, Troiane, Ione, Medea, Alcesti, Fenicie, Elettra, Oreste, Eraclidi, Ifigenia in Aulide, Ifigenia in Tauride, Andromaca, Elena, Ciclope.