âSulle cime piĂš alte e solitarie io riesco a respirare piĂš liberamente, mentre altri si sentirebbero perdutiâ
In queste parole, câè molto del carattere di Elisabetta dâAustria, che tutti ricordano come Sissi: la fuga dal mondo, lâinquietudine, lâinsopprimibile bisogno di sentirsi diversa dagli altri.
Questa donna irrequieta e insofferente allâatmosfera e agli obblighi della Corte, ben diversa dalla principessa tutta miele e sorrisi interpretata da Romy Schneider nella celebre serie di film degli Anni Cinquanta, trovò tra le Dolomiti non la felicitĂ , troppo distante dal suo carattere, ma almeno qualche momento di serenitĂ .
I soggiorni meranesi del 1870-72 videro protagonista una donna sportiva e al culmine della sua bellezza, che giĂ sentiva come una minaccia lâavanzare del tempo. Chi dalla sua venuta si aspettava valzer e mondanitĂ , rimase deluso, perchĂŠ tra i monti del Trentino-Alto Adige Sissi cercava innanzitutto la quiete. La trovò, ma il suo desiderio di evadere si dimostrò piĂš forte e per diciassette anni rimase lontana da questa regione.
Ricomparve solo nel 1889, dopo aver visitato quasi tutta lâEuropa, invecchiata e distrutta dal piĂš grande dei dolori: il suicidio del figlio Rodolfo. Il Tirolo si rivelò ancora una volta un rifugio accogliente e Sissi decise di tornarvi in altre due occasioni, nel 1894 e nel 1897, soggiornando a Madonna di Campiglio e al Lago di Carezza, localitĂ turistiche che devono in parte a lei la loro fama successiva.
Un anno dopo, venne uccisa a Ginevra da un anarchico italiano e per lei, che desiderava diventare invisibile agli occhi del mondo, si preparò lâimmortalitĂ .
Questo libro, giunto alla quinta edizione, accompagna il lettore in un affascinante viaggio nel tempo, seguendo le âtracceâ di Sissi in Trentino Alto Adige e in tutta Europa e analizza le ragioni del perdurare di un mito che pare destinato a non morire mai.