«Improvvisamente fu sopraffatto dal pensiero di non essere affatto un dio che li proteggeva con la sua mano, ma piuttosto un fratello che aiutava un altro fratello o un figlio che correva in soccorso del padre»
(Arkadij e Boris Strugackij, È difficile essere un dio)
In un lontano futuro, mentre sulla Terra il comunismo è stato compiutamente realizzato e l'umanità vive prospera e pacifica, gli astronomi scoprono un lontano pianeta abitato da esseri umani il cui stadio di sviluppo socio-economico corrisponde a quello del medioevo terrestre. Sul pianeta viene quindi inviato un gruppo di osservatori con il compito di studiare da vicino, sotto la supervisione degli storici e degli economisti terrestri, l'evoluzione della società aliena.
Il romanzo racconta dal punto di vista di uno di loro - Anton, noto sul posto come il nobile Don Rumata - il conflitto tra la missione ricevuta - quella di semplice osservatore al quale non è concesso di interferire in modo rilevante con l'evoluzione socio-economica locale - e il progressivo coinvolgimento emotivo e sentimentale nelle drammatiche vicende che sta vivendo il pianeta.