Pubblicato per la prima volta nel 1884, "Alla conquista del pane" è il secondo dei romanzi di impianto naturalistico in cui Paolo Valera denuncia con violenza le ingiustizie sociali e le sofferenze del proletariato e del sottoproletariato urbano dell'Italia del suo tempo: il degrado sociale, la miseria e la disperazione si mescolano, autoalimentandosi come una fiamma che non si spegne mai, nei luoghi del vizio e nelle periferie dove la classe sottoproletaria è abbandonata a se stessa.
Paolo Valera (1850 – 1926) è stato un giornalista e scrittore italiano esponente della corrente verista. Scrittore impegnato e contro corrente, fondò e diresse i periodici La plebe e La folla. Unendo alcuni dei suoi reportage più significativi, nel 1879 pubblicò l'opera dal titolo 'Milano sconosciuta', che per la cruda analisi sociale fu presto sottoposta a un processo per diffamazione. L'opera sarà solo la prima di una produzione vastissima ed eclettica, testimonianza di un indomito impegno sociale.