Aristofane è un'onda possente e invadente di riso: ma anche dotata di leggera pietà. Nelle sue commedie troviamo la malinconia, tanto più aguzza quanto sfrenato è lo sfogo: c'è un rifiuto del mondo, così rumoroso, violento, offensivo. C'è la progressiva scoperta di una vitale radice, personale ma inalienabile, un estremo rifugio e risorsa dell'uomo. Producendo esplosioni insaziabili di comicità, Aristofane spazia dallo sberleffo all'ironia, dalla deformazione implacabile all'umorismo, aggressivo ma estroso, inventivo, alla fine autoconsolatorio. È un instancabile produttore di satira politica, sociale, personale, che registra ogni contraddizione della commedia umana, la risarcisce con un dolente sorriso.
In questa edizione sono raccolte tutte le undici commedie di Aristofane arrivate ai giorni nostri, presentate in ordine cronologico: Gli Acarnesi (425 a.C.), I cavalieri (424 a.C.), Le nuvole (423 a.C.), Le vespe (422 a.C.), La pace (421 a.C.), Gli uccelli (414 a.C.), Tesmoforazuse (411 a.C.), Lisistrata (411 a.C.), Le rane (405 a.C.), Ecclesiazuse (391 a.C.), Pluto (388 a.C.).