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La lettera viola

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Il comandante Guido Piana trova sulla scrivania una misteriosa lettera anonima contenente una dichiarazione d’amore. L’uomo passa in rassegna ogni donna di sua conoscenza, senza riuscire in alcun modo a sciogliere l’enigma. Nessuno sa chi sia entrato nella cabina dell’imbarcazione, neppure il cameriere, che aveva distrattamente dimenticato la porta aperta. Nonostante la presenza della deliziosa consorte, Guido si sente deciso a scoprire a chi appartenga quella seducente calligrafia...

Amelia Cottini Osta (1877 – 1946), nota con lo pseudonimo di Flavia Steno, è stata una scrittrice e giornalista italiana. Conosciuta principalmente per i romanzi d’appendice, Flavia Steno avvia la sua carriera come collaboratrice nella redazione del quotidiano genovese "Il Secolo XIX" e presto si affilia all’Associazione della donna. Nel 1915 si reca in Germania come corrispondente di guerra, dove scrive con lo pseudonimo maschile Marco Valeri. Nel 1944 viene condannata a quindici anni di carcere per essersi opposta all'ideologia fascista, dei quali ne sconta solo uno grazie all'avvento fortuito della caduta del regime. Nel 1932 è insignita del titolo "Scrittore d’arte" indetto dall’Accademia Linguistica delle Belle Arti di Genova. Tra i suoi romanzi più famosi ricordiamo "Sua moglie", "Sissignora", "L’ultimo sogno", "Il gioiello sinistro" e "La veste d’amianto".