(0)

I bevitori di sangue

e-kirja


Settimo volume della serie inaugurata con "L’Innominato" (1857), "I bevitori di sangue" viene pubblicato da Luigi Gualtieri nel 1886. Rifacendosi agli amati romanzieri francesi, l’autore propone una rilettura del personaggio storico di Masaniello. Siamo quindi a Napoli, nel 1647, e la popolazione è vessata dalla pressione fiscale del governo vicereale spagnolo. Tommaso Aniello d’Amalfi – questo il vero nome del protagonista – guiderà di lì a poco una rivolta talmente cruenta da rimanere impressa nella memoria storica dei napoletani per secoli. Ultimo libro pubblicato in vita dallo scrittore romagnolo, "I bevitori di sangue" è dedicato al patriota e amico Raffaele Villari, il quale, proprio come lui, ha dedicato molti libri a celebrare l’indole rivoluzionaria con cui gli italiani hanno sempre combattuto contro ogni dominio straniero.

Luigi Gualtieri (1827-1901) nasce nel comune romagnolo di Saludecio da una famiglia della piccola borghesia. Avviato agli studi giuridici, nel 1848 lascia l’Università di Bologna per trasferirsi a Milano, dove entra in contatto con l’ambiente letterario e inizia a pubblicare i primi testi. Il matrimonio ventennale con la celebre attrice Giacinta Pezzana – conclusosi nel 1883 a causa dei continui debiti di gioco – terrà Gualtieri in stretto contatto con la scena creativa italiana, ma, trovandosi sempre più isolato, dovrà trascorre i suoi ultimi anni insegnando letteratura italiana in un liceo di Sanremo. Luigi Gualtieri è noto soprattutto come librettista e autore di romanzi storici. Fra i suoi titoli più noti si possono citare "Storia milanese del tempo dei Galli" (1857), "L’Innominato" (1857), "Lo spiantato" (1863) e "I Piombi di Venezia" (1867).