La "Città morta. Tragedia" di Gabriele D'Annunzio è un capolavoro della letteratura italiana del XIX secolo che affronta tematiche profonde come la passione, la morte e la decadenza. Il libro è scritto in uno stile letterario ornamentale e ricco di simbolismo, tipico del decadentismo, che mette in risalto la disperazione e la bellezza decadente dell'ambiente circostante. Ambientata in una città abbandonata e desolata, la trama si sviluppa intrecciando le vicende dei personaggi in un crescendo di emozioni e conflitti psicologici, che culminano in una tragica rivelazione. La narrativa di D'Annunzio si distingue per la profondità psicologica dei personaggi e per la ricercatezza dei dettagli descrittivi, che rendono l'atmosfera del romanzo ancora più suggestiva e avvolgente.
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