Dopo 45 anni, nella coscienza collettiva degli italiani, la strage di Bologna del 2 agosto 1980 si è stabilizzata e, forse, incancrenita, come un atto di inaudita barbarie, ma comunque isolato e reso possibile solo grazie al fanatismo ideologico di alcuni terroristi “estremi”. Insomma, le solite “schegge impazzite”.
Dimenticano, gli italiani, che 36 giorni prima si era perpetrata la strage di Ustica, e che la pressoché totale coincidenza temporale dei due eventi si inserisce in un contesto che va ben oltre la strategia della tensione, culminando nella teoria, neanche tanto peregrina, della “strage di Stato”.