Con l’arrivo di Aprile sboccia la primavera. L’inverno è alle spalle, è tempo di stare di nuovo all’aria aperta, immergersi nella natura, nel verde e nei nuovi colori dell’anno che sta finalmente cominciando. Per un esploratore come Carlo Linati è anche il momento di tornare sui sentieri, perdersi tra le colline e i monti della sua regione. Vedendo il mondo risvegliarsi, e con esso anche le persone—nuovamente inclini ad affollare piazze e strade, a fare il bucato all’aperto, a lasciare i panni ad asciugare al sole—Linati sente di dover ritrarre il tutto. Con il suo stile pittorico pennella l’ennesimo quadro a parole.
Carlo Linati (1878-1949) è stato uno scrittore italiano. Dopo un viaggio a Londra, Linati entra in contatto con la lingua e con la letteratura inglese, con cui instaurerà un legame per tutta la sua vita. Amico di James Joyce, con cui intrattenne una lunga corrispondenza epistolare, fu proprio l’autore irlandese a proporgli la traduzione di alcune sue opere.