L’anziano dottor Menghi crea in laboratorio un siero – da lui denominato Annina – che sembrerebbe poter ridare il vigore giovanile ad un organismo funestato dalla vecchiaia. Il problema della senilità, tanto caro all'autore, viene quindi risolto ricorrendo ad un artificio abbastanza improbabile. Questo racconto pubblicato postumo anticipa la fantascienza italiana degli anni Cinquanta ed è l'ennesima dimostrazione dell'eclettico talento narrativo di Svevo.
Aron Hector Schmitz (1861-1928) nasce a Trieste da un’altolocata famiglia della borghesia ebraica. Sebbene italofono, la sua formazione sarà impartita rigorosamente in tedesco, fattore che influenzerà notevolmente il suo stile di scrittura. Tale humus culturale – tipicamente mitteleuropeo – lo mette precocemente in contatto con temi che poi si ritroveranno anche nella sua produzione, come ad esempio la psicanalisi di Freud. Oltre ad essere stato un prolifico autore di racconti, Svevo è ricordato soprattutto per i suoi romanzi: "Una vita", "Senilità" e, soprattutto, "La coscienza di Zeno".