Dopo aver abbandonato il liceo, Giorgio, un giovane triestino indolente e scapestrato, lavora come facchino e divide una piccola camera con un suo coetaneo. I soldi scarseggiano e cosĂŹ, in un momento di follia, il giovane deruba e uccide un uomo. Cominciano i rocamboleschi tentativi di sfuggire alla polizia. PiĂč che dalle autoritĂ perĂČ, ciĂČ da cui Giorgio vorrebbe fuggire Ăš sĂ© stesso e l'orrore che ha commesso. Questo insolito giallo, che cala il lettore in un'atmosfera d'altri tempi, sancisce la maturitĂ letteraria di Italo Sevo, uno dei piĂč grandi scrittori italiani del Novecento.
Italo Svevo (1861-1928), alla nascita Aron Hector Schmitz, Ăš stato uno scrittore italiano. Influenzato dalla multiculturalitĂ della sua cittĂ , Trieste, Svevo Ăš stato un attento osservatore dei cambiamenti sociali e un pioniere dell'introspezione psicologica in ambito letterario. Tra le sue opere piĂč note ricordiamo 'Una vita', 'SenilitĂ ' e 'La coscienza di Zeno'.