La storia, descritta con uno stile velatamente ironico ma delicato, Ăš anche improntata a un certo raffinato decadentismo, tipico di Wilde. Il breve racconto (non piĂč di quattro o cinque pagine) narra la storia di un giovane bello e di modeste risorse che, grazie ad un incredibile, quanto inaspettato colpo di fortuna, riesce ad arricchirsi ed a coronare il suo sogno dâamore. Il gioco della narrazione sta proprio nel finale totalmente a sorpresa che ribalta improvvisamente le prospettive che avevano fino ad un instante prima ingannato il lettore. Con uno stile scorrevole e delicato, non privo di qualche francesismo qua e lĐ°, Wilde ci dĂ in questo racconto un buon saggio della sua prosa ironica e raffinata al tempo stesso.
Oscar Wilde, nato e cresciuto a Dublino in un ambiente colto e spregiudicato, studiĂČ a Oxford dove ebbe come maestri J. Ruskin e W. Pater. Il suo ingegno brillante, i suoi successi letterari e le sue pose eccentriche lo imposero come una delle personalitĂ dominanti nei circoli artistici e nei salotti mondani sia inglesi che francesi. Visse prevalentemente tra Parigi e Londra, ma con frequenti viaggi in Italia, Grecia e Nordafrica. Nel 1884 sposĂČ Constance Lloyd, da cui ebbe due figli, ma ben presto il matrimonio naufragĂČ. Tutta lâaristocrazia e la classe dirigente di cui era stato fino a poco prima lâidolo lo abbandonarono a causa della sua relazione con lord Alfred Douglas, che in particolare gli mise contro il padre di questi, marchese di Queensberry. In un processo che suscitĂČ enorme scalpore, fu condannato per omosessualitĂ a due anni di lavori forzati (1895). Scontata la pena, in miseria e abbandonato da tutti, si rifugiĂČ in Francia dove morĂŹ tre anni dopo. Nel 1891 uscĂŹ il suo romanzo piĂč celebre Il ritratto di Dorian Gray (The Picture of Dorian Gray), massima espressione del decadentismo e dellâestetismo. La sua opera Ăš inseparabile dalla sua vita. Non solo predicĂČ lâestetismo, ma volle vivere la propria vita come unâopera dâarte. Il tentativo di conciliare istanze di ribellione e mondanitĂ si riflette nellâatteggiamento verso la societĂ vittoriana, criticata ferocemente ma anche blandita.