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Il riscatto

Livre numérique


Pubblicato dal prestigioso editore milanese Treves, nel 1901, "Il riscatto" è l’unico romanzo di Arturo Graf. Egli, avvicinatosi alla religione dopo il suicidio del fratello Ottone (1894), riversa nella presente opera tutto il dolore e la disperazione che lo attanagliano, producendo quella che è a tutti gli effetti considerata una delle più importanti manifestazioni dello spiritualismo italiano di inizio Novecento. Incentrato sulla tormentata figura del conte Aurelio Ranieri – personaggio dai tratti profondamente autobiografici – il romanzo si avviluppa attorno al binomio determinismo-libertà: se tutto è predefinito dalla legge dell’ereditarietà, secondo cui ogni evento è conseguenza di ciò che lo precede, quanto e qual è lo spazio concesso dalla realtà al libero arbitrio?

Arturo Graf (1848-1913) nasce ad Atene da padre tedesco e madre italiana. Dopo un’infanzia e un’adolescenza di peregrinazioni (Trieste, Brăila, Napoli), nel 1870 si laurea in Legge. Per un certo periodo esercita il commercio nella stessa Brăila, città romena in cui vivono dei suoi zii, per poi ricevere l’abilitazione all’insegnamento della Letteratura Italiana. Negli anni successivi, quindi, ottiene varie cattedre, da Roma a Torino (città in cui risiede definitivamente dal 1882). Graf si distingue in questi anni come critico attento e uomo dal grande spirito d’iniziativa: fonda il Giornale storico della Letteratura Italiana e collabora con le riviste Critica Sociale e Nuova Antologia. Conosciuto soprattutto come autore di versi ("L’ultimo viaggio di Ulisse", "Dopo il tramonto"), nel 1901 pubblica "Il riscatto", suo unico romanzo, in cui emerge nitidamente quella dialettica fra spiritualismo e razionalismo che caratterizza l’intera sua poetica.