Manuel García racconta uomini veri: maturi o giovani, silenziosi o ruvidi, capaci di accendere il desiderio nei momenti più inattesi. Non ci sono maschere né finzioni, ma corpi che si cercano, odori che si intrecciano, sguardi che valgono più di mille parole. È erotismo maschile, carnale, diretto, dove l’uomo desidera l’uomo e nulla può fermare la forza di quel bisogno.
Il racconto che dà il titolo alla raccolta nasce in una cornice quotidiana: una festa in maschera, un gioco innocente, un ragazzo appena diciottenne e il padre della sua migliore amica. Un uomo maturo, elegante, con lo sguardo sicuro e il corpo che non lascia indifferenti. Un invito inatteso, un pomeriggio al mare, un pretesto qualunque che diventa occasione: ed è lì che il desiderio si insinua, cresce e travolge.
Pantaloncini leggeri, un sedere che cattura lo sguardo, una mano che indugia troppo a lungo, un silenzio che pesa più di ogni parola. Un attimo di esitazione, poi la resa: il corpo che si piega, il respiro che accelera, il bisogno che si fa spazio fino a esplodere in tutta la sua potenza.
Con il Padre della Mia Migliore Amica è una raccolta di storie di uomini e desiderio, di scontri che diventano abbandono, di incontri che lasciano segni profondi. Non pornografia, ma erotismo virile che non ha paura di mostrare ciò che resta spesso taciuto.
Un uomo che guarda.
Un ragazzo che provoca.
E l’attimo preciso in cui il piacere diventa inevitabile.