"Il sacrificio della patria nostra è consumato."
Con queste parole, che riecheggiano il trauma del Trattato di Campoformio, inizia il più appassionato e tormentato romanzo epistolare della nostra letteratura. Jacopo Ortis, giovane intellettuale deluso dalla politica e dalla società, fugge sui Colli Euganei per sfuggire a un mondo che lo ha tradito. In un disperato scambio di lettere con l'amico Lorenzo, Jacopo racconta la sua tragedia: un amore totalizzante e impossibile per Teresa, donna promessa a un altro, si intreccia indissolubilmente con l'angoscia per una patria svenduta e un futuro senza speranza. Nel suo cuore, la passione amorosa e l'ideale patriottico si fondono in un unico, lancinante sentimento di sconfitta.
Pubblicato per la prima volta nel 1802, questo romanzo è il manifesto di una generazione delusa, un grido di protesta che segna la nascita dell'eroe romantico in Italia. Più di un semplice libro, Le Ultime Lettere di Jacopo Ortis è un'esperienza emotiva travolgente, un viaggio nell'anima di un uomo che, di fronte all'ingiustizia e all'infelicità, sceglie la solitudine e la morte come estreme forme di ribellione.
L'amore, la patria, la disperazione: il Foscolo più autobiografico e passionale in un'opera che ha fatto piangere, riflettere e innamorare i lettori per oltre due secoli.










