In questo romanzo di introspezione e passione, Antonio Fogazzaro dipinge un ritratto indimenticabile di un'anima divisa tra il dovere e il sentimento. Daniele Cortis, giovane deputato di austera integrità e fervidi ideali politici, vede il suo mondo ordinato e rigoroso sconvolto dal ritrovato amore per la cugina, Elena. Ma ella è legata a un matrimonio infelice con un uomo dissoluto e cinico, il barone Diaz. Attraverso le loro tormentate corrispondenze e i fugaci, intensi incontri, i due protagonisti si dibattono in un conflitto lacerante: da un lato la legge del cuore, che li spinge l'uno verso l'altra con forza ineluttabile; dall'altro la legge morale, il rispetto dei vincoli sociali e la fede religiosa, che impongono il sacrificio e la rinuncia.
Sullo sfondo di una società italiana post-risorgimentale, tra le nebbiose vallate venete e i palazzi del potere a Roma, Fogazzaro esplora con magistrale sensibilità le profondità della coscienza borghese, sospesa tra slanci mistici e tentazioni profane. "Daniele Cortis" non è solo una struggente storia d'amore proibito, ma un'acuta riflessione sull'onore, sulla responsabilità e sul prezzo della virtù, che trasforma il dramma interiore dei personaggi in un'opera di vibrante e perenne attualità.
Un capolavoro della narrativa italiana dell'Ottocento, dove la psicologia si fa poesia e il dramma sentimentale diventa scontro etico di valore universale.













