Uomini veri, corpi che portano addosso il peso del lavoro, della vita, della strada. Non sono eroi, non sono statue: sono maschi di carne e respiro, ruvidi, silenziosi, a volte persino ostili. È da questo attrito che nascono i racconti di Manuel García: storie dove il desiderio esplode all’improvviso, dove uno sguardo di troppo o una parola detta male si trasformano in un incontro bruciante.
Al centro della raccolta, Belli Dentro è il racconto che dà il titolo al libro: la voce di un uomo che si riconosce “brutto fuori”, ma che non smette di misurarsi con la forza magnetica di chi è “bello fuori”. Tra ironia e ferocia, tra rabbia e voglia, la riflessione sulla bellezza si fa carne, fino a esplodere in un incontro che non lascia scampo.
«La bellezza interiore non eccita nessuno. È la pelle, lo sguardo, l’odore di un corpo che ti accende e ti porta a letto. E se Madre Natura non mi ha dato il volto di un dio, non m’importa: ho ancora la fame, e la fame trova sempre la sua strada.»
Erotismo virile, diretto, senza fronzoli: qui l’uomo desidera l’uomo, e nulla viene nascosto.
Una scrittura che odora di sudore e sigarette, che ti guarda dritto negli occhi e non ti lascia scampo.